Mikkel Svold (00:10):
Salve e benvenuti a un altro episodio di Behind Clean Lines. Sono Mikkel Svold, il conduttore. Mikkel Svold (00:10):
Salve e benvenuti a un altro episodio di Behind Clean Lines. Sono Mikkel Svold, il conduttore. In questo panorama in costante evoluzione del settore alimentare, rimanere all'avanguardia e assicurarsi che la propria attività rimanga competitiva rappresenta spesso una sfida per molte aziende. Ma come si può effettivamente essere a prova di futuro in questo settore alimentare e nell'industria igienica in generale? Per discutere di questo argomento piuttosto urgente, ci ha raggiunto ancora una volta Niels Vindsmarks, Chief Commercial Officer di NGI. Niels, bentornato.
Niels Vindsmark (00:44):
Grazie mille.
Mikkel Svold (00:45):
Tanto per cominciare, quali sono i principali cambiamenti e le tendenze che ha osservato nel settore alimentare e della produzione alimentare. Quali tendenze nota?
Niels Vindsmark (00:59):
Be’, alcune delle tendenze riguardano il fatto che il settore sta diventando più trasparente. Stiamo abbattendo i muri, tutti comunicano di più. I supermercati che vendono alimenti sono sempre più consapevoli e si assumono maggiori responsabilità; si chiedono infatti se ciò che vendono sia stato prodotto in modo corretto e se sia sicuro da commercializzare. Gli utenti finali, e quelli che producono gli alimenti con i macchinari sono molto più agili e consapevoli. Hanno bisogno di macchinari che possano anticipare le loro esigenze. Il processo sta diventando più trasparente, più basato sulla comunicazione.
Mikkel Svold (01:37):
La trasparenza, è solo nei confronti del consumatore finale o anche tra...
Niels Vindsmark (01:45):
Riguarda sicuramente l'intera filiera. Molto. Quindi, le aziende produttrici di alimenti non si concentrano più solo sul cibo e sul marchio, ma anche su piccole cose come i componenti che forniamo. Perché se non sono adatti allo scopo, rischiano di causare un'intossicazione alimentare, mettendo così a repentaglio il valore del marchio che devono rappresentare. Si tratta sicuramente di professionalità e trasparenza in tutta la filiera.
Mikkel Svold (02:12):
Reputa che, nonostante questa trasparenza, sia ancora, come dire, non un argomento scottante, ma qualcosa di cui la gente evita di parlare se si verifica un incidente o se qualcosa va storto nelle fabbriche? È ancora qualcosa che...
Niels Vindsmark (02:33):
Be’, è qualcosa di cui non si parla. È un aspetto che, ovviamente, si cerca di circoscrivere il più possibile, assicurandosi che il proprio marchio non ne risenta. È un rischio per tutti, ma può essere anche un'opportunità se gestita in modo proattivo e corretto e se si fanno le scelte giuste, basandosi sull'ottimizzazione igienica: si possono evitare molti problemi producendo in modo sostenibile, corretto e funzionale. Quindi è sicuramente qualcosa che riguarda e coinvolge tutte le parti interessate, per assicurarsi di essere allineati su ciò che deve essere attuato nella fase di produzione, per applicare i principi, soddisfarli e fornirsene.
Mikkel Svold (03:10):
Tornando al titolo di questo episodio, ossia salvaguardare...
Niels Vindsmark (03:16):
Sì.
Mikkel Svold (03:16):
... salvaguardare il futuro del settore alimentare. Quali sono, secondo lei, i principali componenti, gli elementi costitutivi, e le aree di business, su cui le aziende devono concentrarsi per salvaguardare la produzione nel futuro?
Niels Vindsmark (03:31):
Dobbiamo capire e definire dove saremo tra 5 o 10 anni. Quali saranno le sfide? In che modo vivremo? Come mangeremo? Prepareremo ancora il cibo a casa o tenderemo a consumare pasti pronti, precotti e preconfezionati che mettono in discussione la sicurezza del cibo?
Mikkel Svold (03:51):
Che differenza c'è?
Niels Vindsmark (03:53):
Be’, se cucini il cibo a... Se compri della carne cruda e la cuoci, uccidi tutti i batteri presenti nella materia prima e scongiuri il rischio di sentirti male. Se consumi un pasto pronto o precotto, non uccidi i batteri presenti in quel materiale. Quindi, se una pizza, un piatto pronto o una salsiccia contengono batteri, mangiandola corri il rischio di sentirti male. Ma per come viviamo noi, per come vive la classe media anche nei mercati emergenti, non sappiamo più cucinare. Viviamo la nostra vita molto velocemente. Non abbiamo tempo. Mangiamo tanti cibi pronti, precotti, e questo mette a rischio la nostra sicurezza alimentare.
Mikkel Svold (04:31):
Pensa che questa tendenza stia continuando? Pensa che tra 20 anni quasi nessuno cucinerà più?
Niels Vindsmark (04:37):
Sicuramente. Basta guardare cosa sta succedendo in Asia nei mercati emergenti. Questi cibi sono ovunque. Sicuramente la tendenza sta diventando sempre più popolare. Dobbiamo capire dove saremo tra 10, 15 anni e dobbiamo assicurarci di lavorare in modo proattivo nella direzione di questa tendenza.
(04:53):
Non possiamo fare come hanno fatto molti nel settore alimentare, forse non solo in quello della produzione di alimenti ma anche in quello della costruzione di macchinari. Dobbiamo essere responsabili, svolgere un ruolo attivo nell’attuare alcune scelte, cambiare lo stile di vita e farlo oggi, in modo da essere pronti ad affrontare quello che ci aspetta. Dobbiamo fare qualcosa di utile alle esigenze di domani. Un altro tema da citare riguarda i terremoti. Stiamo notando che i terremoti si stanno verificando con maggiore frequenza in tutto il mondo. In qualità di costruttori di macchinari, dobbiamo adottare degli approcci attivi per produrre qualcosa che possa sopportare e sopravvivere a un’attività sismica anche di livello elevato. È una cosa che non possiamo esimerci dal fare. Dobbiamo.. È un'opportunità commerciale e un rischio. Dipende dal modo in cui ci si approccia al problema.
Mikkel Svold (05:41):
Perché rappresenta un rischio?
Niels Vindsmark (05:43):
Rappresenta un rischio se non si vuole partecipare attivamente a questo processo e modificare le soluzioni adottate o se non si possiedono le capacità e le competenze e si vuole comunque continuare a fare quello che è stato fatto negli ultimi 20 anni.
Mikkel Svold (05:57):
Sono curioso di sapere se le persone, i responsabili delle strutture, i responsabili della produzione, hanno la consapevolezza di dover fare qualcosa. Perché molte volte le persone esitano a cambiare le cose per avviare nuove iniziative. Cosa si prova quando...
Niels Vindsmark (06:24):
Tutti i cambiamenti sono difficili, giusto? Voglio dire, smettere di fumare, di bere, perdere 10 chili, è sempre difficile perché bisogna cambiare le proprie abitudini. Non si può ottimizzare qualcosa senza cambiare. Se si deve cambiare qualcosa, è necessario fare le giuste valutazioni. Per cambiare le cose servono tempo e impegno.
(06:42):
Per questo è difficile fare un aggiornamento, cambiare qualcosa. È molto complesso. Va deciso a livello dirigenziale. Vanno dedicate le risorse necessarie. È necessario assicurarsi che queste cose siano fatte e attuate a tutti i livelli, per avere la certezza che tutto ciò che di positivo si otterrà verrà migliorato e sviluppato ulteriormente. Si tratta di gestire un progetto e un processo. È complesso e difficile, ma è necessario.
Mikkel Svold (07:12):
Prima di accendere i microfoni, abbiamo parlato di alcuni eventi globali e, credo, anche di alcuni cambiamenti nel comportamento dei consumatori. Trova che gli eventi globali, le pandemie, tutti questi tipi di avvenimenti, spingano le persone a cambiare il modo di produrre, pensando a soluzioni più igieniche e innovative?
Niels Vindsmark (07:38):
Per forza. L'industria alimentare è stata molto gravata dalla manodopera. Molte persone hanno dovuto fare manualmente quello che si fa in un impianto alimentare. Durante la pandemia, durante il COVID, si sono trovati in difficoltà perché se si fosse sviluppato un focolaio in un impianto alimentare, avrebbero dovuto chiudere, il che ovviamente avrebbe comportato dei costi altissimi.
(08:03):
Quindi la pandemia ha reso più evidente la necessità di investire maggiormente in CapEx, purtroppo. Non nelle persone, ma in macchinari. Ci si deve assicurare che siano i macchinari a lavorare, perché loro non possono ammalarsi. La pandemia ha sicuramente enfatizzato l'importanza di investire in attrezzature, automazione e digitalizzazione. Per questo è necessario pensare al futuro. Non possiamo più dipendere, purtroppo, solo dagli esseri umani. Vanno impiegati entrambi.
Mikkel Svold (08:33):
Ma rispetto agli anni precedenti, oggi è più difficile o più facile mantenere un certo livello igienico?
Niels Vindsmark (08:41):
È lo stesso. Non è cambiato nulla. La complessità e le difficoltà sono le stesse di prima. Quello che sta accadendo... Le persone abbassano le barriere, diventano più consapevoli e più professionali. Hanno capito che bisogna essere parte del processo. Se non si è parte della soluzione, si è parte del problema. Ci si deve assicurare di sapere dove si vorrà essere tra cinque anni e iniziare a lavorare per raggiungere quest’obiettivo. Bisogna essere mutevoli, adattarsi. Se non si è versatili come organizzazione, come azienda, come prodotto, molto presto si incontreranno notevoli difficoltà, perché le persone, per restare competitive, devono cambiare.
Mikkel Svold (09:22):
Stavo appunto per chiedere: quanto è veloce questa trasformazione? Quanto tempo occorre per affrontare questo processo di cambiamento, secondo lei?
Niels Vindsmark (09:33):
Vediamo cosa sta succedendo a livello politico, ambientale e globale. Lo vediamo ogni giorno in TV. Lo leggiamo sui giornali. Non possiamo... È evidente che dobbiamo fare qualcosa in tempi relativamente brevi, per evitare di essere travolti da questa trasformazione. È necessario attivarsi da subito, sia per essere competitivi come azienda, sia per noi, per assicurarci che i nostri figli abbiano un mondo migliore in cui vivere domani. Bisogna far presto. Può essere difficile se non si hanno le capacità, se non si ha un piano e se non si hanno le risorse. Ma è un'opportunità enorme per le aziende che sono disposte e capaci di adattarsi e di cercare di sostenere attivamente questo sviluppo, rendendo fattibile la transizione. Per noi si tratta di un'enorme opportunità.
Mikkel Svold (10:30):
Ogni azienda è in grado di affrontare questa transizione, o è qualcosa di riservato solo alle grandi aziende o solo alle piccole imprese? Perché immagino che, a seconda delle dimensioni e della complessità dell’azienda, il cambiamento sarà più o meno complesso.
Niels Vindsmark (10:49):
Le grandi aziende sono solo piccole aziende diventate grandi. Le difficoltà delle piccole aziende sono esattamente le stesse di quelle grandi. Sono solo in scala diversa. La dimensione non conta. È necessario che, a livello di direzione, tutti i livelli siano d'accordo su questo punto e ne riconoscano l'importanza, per poi agire di conseguenza. Tutte le aziende possono farcela: grandi o piccole, in Europa o negli Stati Uniti. È necessario abbracciarne i principi e iniziare a lavorarci. Prendiamo un’analogia: molto spesso è come se una persona sapesse di dover cambiare il proprio comportamento perché rischia di avere un infarto; ci pensa, ne parla, ma non fa nulla. Ma se si sente male, crolla, va dal medico e il medico le dice che o lo fa o muore, allora inizia ad agire di conseguenza. Quindi se si è... con le spalle al muro, quello che bisogna fare è agire. E noi, in questo momento, dobbiamo agire di conseguenza. Quindi se...
Mikkel Svold (11:45):
Ora siamo con le spalle al muro.
Niels Vindsmark (11:46):
Siamo con le spalle al muro. Quindi o iniziamo subito o come azienda, come organizzazione, come possibile fornitore diventeremo sempre meno importanti.
Mikkel Svold (11:55):
Ora, lei ha accennato appena il tema della digitalizzazione e della tecnologia. Come fa la digitalizzazione... È una parola lunga, vero?
Niels Vindsmark (12:07):
È difficile, sì.
Mikkel Svold (12:08):
È reale. Realizzare qualcosa di digitale.
Niels Vindsmark (12:10):
Sì, molto bene. Ottima citazione.
Mikkel Svold (12:13):
E le soluzioni tecnologiche, che impatto provocano? In che modo oggi è possibile utilizzare la tecnologia delle soluzioni digitali per preparare la propria attività per il futuro, per adeguare la produzione alimentare alle esigenze di domani?
Niels Vindsmark (12:30):
Siamo sovraccarichi di dati. Ci sono dati ovunque. Quindi il modello di business non consiste nel creare dati, ma nel sapere come usarli. Perché altrimenti i dati sono troppi e perdono di rilevanza.
(12:42):
Nell'ambito dell'industria alimentare, saremo in grado di inserire diversi sensori nei nostri piccoli componenti per tenere traccia di come la direzione chiede al personale di comportarsi, se il personale si comporta effettivamente nel modo richiesto, se questo si traduce in un miglioramento della progettazione igienica, della contaminazione incrociata e di molte altre questioni rilevanti che oggi rappresentano un rischio in un impianto di produzione alimentare. I dati sono uno strumento fondamentale per verificare se il cambiamento del comportamento sta funzionando, se produce i risultati attesi e se ha senso. Dobbiamo assicurarci di poter acquisire i dati, di poter estrarre quelli rilevanti e di poterli utilizzare per migliorare laddove possibile.
Mikkel Svold (13:29):
In generale, lei dice che sono disponibili molti dati. Questo vale per tutte le aziende produttrici di alimenti?
Niels Vindsmark (13:36):
È così.
Mikkel Svold (13:37):
Sì.
Niels Vindsmark (13:38):
Vale per ogni settore: i dati sono ovunque. Siamo in grado di estrarre moltissimi dati dai macchinari, dai processi, dalla tracciabilità delle materie prime. Abbiamo un'enorme quantità di dati, ma se non li usiamo... È inutile. Possiamo fare di tutto, ma se non sappiamo che direzione prendere, che rilevanza ha?
Mikkel Svold (13:57):
Si finisce per perdersi.
Niels Vindsmark (13:58):
Sì, probabilmente è così. Quindi è necessario avere... Anche in questo caso, bisogna sapere cosa si intende fare, cosa si vuole ottenere e quali informazioni si desidera acquisire, nonché sapere in quali sistemi si raccolgono i dati e in che modo vengono trasferiti in qualcosa di utilizzabile.
Mikkel Svold (14:10):
Vi siete imbattuti in qualche best practice a questo proposito?
Niels Vindsmark (14:14):
Ebbene, anche se forniamo solo componenti relativamente semplici, siamo piuttosto all’avanguardia con i processi di creazione di strumenti Internet e con le piattaforme di condivisione della conoscenza che prendono questi dati e li condividono con i costruttori di macchinari, con gli utenti finali che producono i prodotti, con gli stakeholder come gli enti di certificazione. Potremmo anche collegarli ad alcuni supermercati, in modo che possano vedere cosa sta succedendo. In questo modo i dati possono essere utilizzati in ambiti rilevanti dell'intera filiera.
Mikkel Svold (14:47):
Nota che in generale le persone capiscono come utilizzare i dati acquisiti?
Niels Vindsmark (14:52):
Se vengono presentati nel modo giusto, sì. Ma è per questo che... Non ci concentriamo solo sui prodotti, ma anche sui servizi e sui processi non correlati ai prodotti. Questo aiuta i nostri clienti a diventare più competitivi come aziende. Non si tratta solo del prodotto, ma il prodotto sta diventando meno importante. Perché il prodotto ci deve essere, ma dobbiamo assicurarci di avere processi che aiutino i nostri clienti a migliorare la competitività, per evitare di diventare irrilevanti come fornitori in futuro.
Mikkel Svold (15:25):
Ritiene che ci sia stata una transizione nelle strategie che le aziende devono adottare oggi rispetto, ad esempio, a 20 anni fa?
Niels Vindsmark (15:38):
Devono essere molto più consapevoli di ciò che è necessario. Devono essere molto più aperte al cambiamento e capaci di cogliere nuove opportunità e affrontare nuove sfide. Non devono guardare solo il guadagno, perché questo approccio ne metterebbe a repentaglio l’agilità. Devono essere agili, concentrarsi sul processo e credere che queste azioni genereranno risultati e denaro perché, in caso contrario, rischierebbero di chiudere entro cinque anni.
(16:08):
Dobbiamo essere molto più professionali, molto più aperti, perché ci troviamo in una casa di vetro. Un tempo, le riunioni del consiglio di amministrazione si tenevano in stanze che non credo avessero finestre, per cui si poteva decidere cosa fare senza che nessuno lo sapesse. Oggi le riunioni si tengono in una casa di vetro di fronte alla biblioteca, e tutti possono guardare e sentire quello viene detto. È importante sapere quello che si dice e si deve fare qualcosa che abbia senso per l’azienda, ma anche per le parti interessate dal punto di vista sociale e commerciale con cui si intrattengono rapporti. In caso contrario, non saranno rilevanti. Si tratta di una tematica complessa.
Mikkel Svold (16:38):
Sì, credo che lo sia.
Niels Vindsmark (16:39):
Lo è.
Mikkel Svold (16:40):
Deve esserlo. Ha qualche consiglio importante che desidera dare alle aziende che operano nel settore alimentare o igienico e che mirano, diciamo, a sopravvivere? Cosa direbbe a questo riguardo?
Niels Vindsmark (16:56):
È una domanda importante... beh, siate competenti. Prendete una posizione e dedicate tutte le risorse necessarie a seguirla. Se continuate a fare quello che avete fatto negli ultimi 20 anni, i problemi non mancheranno. Siate competenti.
Mikkel Svold (17:13):
Sembra difficile. Buona fortuna. E questo è tutto per l'episodio di oggi. Grazie, Niels Vindsmarks, ancora una volta per la sua grande prospettiva sulla salvaguardia del futuro dell'industria alimentare. Penso che il tema sia stato approfondito a fondo, abbiamo analizzato molti argomenti. E naturalmente, caro ascoltatore, se desideri continuare ad ascoltare questa conversazione, entra e abbonati a Behind Clean Lines. Ti basterà fare clic sul pulsante di sottoscrizione nella piattaforma da cui ascolti il podcast. Grazie per essere stati con noi. Speriamo di tornare presto con altre discussioni istruttive. Alla prossima, e sì, continuate a innovare.
In questo panorama in costante evoluzione del settore alimentare, rimanere all'avanguardia e assicurarsi che la propria attività rimanga competitiva rappresenta spesso una sfida per molte aziende. Ma come si può effettivamente essere a prova di futuro in questo settore alimentare e nell'industria igienica in generale? Per discutere di questo argomento piuttosto urgente, ci ha raggiunto ancora una volta Niels Vindsmarks, Chief Commercial Officer di NGI. Niels, bentornato.
Niels Vindsmark (00:44):
Grazie mille.
Mikkel Svold (00:45):
Tanto per cominciare, quali sono i principali cambiamenti e le tendenze che ha osservato nel settore alimentare e della produzione alimentare. Quali tendenze nota?
Niels Vindsmark (00:59):
Be’, alcune delle tendenze riguardano il fatto che il settore sta diventando più trasparente. Stiamo abbattendo i muri, tutti comunicano di più. I supermercati che vendono alimenti sono sempre più consapevoli e si assumono maggiori responsabilità; si chiedono infatti se ciò che vendono sia stato prodotto in modo corretto e se sia sicuro da commercializzare. Gli utenti finali, e quelli che producono gli alimenti con i macchinari sono molto più agili e consapevoli. Hanno bisogno di macchinari che possano anticipare le loro esigenze. Il processo sta diventando più trasparente, più basato sulla comunicazione.
Mikkel Svold (01:37):
La trasparenza, è solo nei confronti del consumatore finale o anche tra...
Niels Vindsmark (01:45):
Riguarda sicuramente l'intera filiera. Molto. Quindi, le aziende produttrici di alimenti non si concentrano più solo sul cibo e sul marchio, ma anche su piccole cose come i componenti che forniamo. Perché se non sono adatti allo scopo, rischiano di causare un'intossicazione alimentare, mettendo così a repentaglio il valore del marchio che devono rappresentare. Si tratta sicuramente di professionalità e trasparenza in tutta la filiera.
Mikkel Svold (02:12):
Reputa che, nonostante questa trasparenza, sia ancora, come dire, non un argomento scottante, ma qualcosa di cui la gente evita di parlare se si verifica un incidente o se qualcosa va storto nelle fabbriche? È ancora qualcosa che...
Niels Vindsmark (02:33):
Be’, è qualcosa di cui non si parla. È un aspetto che, ovviamente, si cerca di circoscrivere il più possibile, assicurandosi che il proprio marchio non ne risenta. È un rischio per tutti, ma può essere anche un'opportunità se gestita in modo proattivo e corretto e se si fanno le scelte giuste, basandosi sull'ottimizzazione igienica: si possono evitare molti problemi producendo in modo sostenibile, corretto e funzionale. Quindi è sicuramente qualcosa che riguarda e coinvolge tutte le parti interessate, per assicurarsi di essere allineati su ciò che deve essere attuato nella fase di produzione, per applicare i principi, soddisfarli e fornirsene.
Mikkel Svold (03:10):
Tornando al titolo di questo episodio, ossia salvaguardare...
Niels Vindsmark (03:16):
Sì.
Mikkel Svold (03:16):
... salvaguardare il futuro del settore alimentare. Quali sono, secondo lei, i principali componenti, gli elementi costitutivi, e le aree di business, su cui le aziende devono concentrarsi per salvaguardare la produzione nel futuro?
Niels Vindsmark (03:31):
Dobbiamo capire e definire dove saremo tra 5 o 10 anni. Quali saranno le sfide? In che modo vivremo? Come mangeremo? Prepareremo ancora il cibo a casa o tenderemo a consumare pasti pronti, precotti e preconfezionati che mettono in discussione la sicurezza del cibo?
Mikkel Svold (03:51):
Che differenza c'è?
Niels Vindsmark (03:53):
Be’, se cucini il cibo a... Se compri della carne cruda e la cuoci, uccidi tutti i batteri presenti nella materia prima e scongiuri il rischio di sentirti male. Se consumi un pasto pronto o precotto, non uccidi i batteri presenti in quel materiale. Quindi, se una pizza, un piatto pronto o una salsiccia contengono batteri, mangiandola corri il rischio di sentirti male. Ma per come viviamo noi, per come vive la classe media anche nei mercati emergenti, non sappiamo più cucinare. Viviamo la nostra vita molto velocemente. Non abbiamo tempo. Mangiamo tanti cibi pronti, precotti, e questo mette a rischio la nostra sicurezza alimentare.
Mikkel Svold (04:31):
Pensa che questa tendenza stia continuando? Pensa che tra 20 anni quasi nessuno cucinerà più?
Niels Vindsmark (04:37):
Sicuramente. Basta guardare cosa sta succedendo in Asia nei mercati emergenti. Questi cibi sono ovunque. Sicuramente la tendenza sta diventando sempre più popolare. Dobbiamo capire dove saremo tra 10, 15 anni e dobbiamo assicurarci di lavorare in modo proattivo nella direzione di questa tendenza.
(04:53):
Non possiamo fare come hanno fatto molti nel settore alimentare, forse non solo in quello della produzione di alimenti ma anche in quello della costruzione di macchinari. Dobbiamo essere responsabili, svolgere un ruolo attivo nell’attuare alcune scelte, cambiare lo stile di vita e farlo oggi, in modo da essere pronti ad affrontare quello che ci aspetta. Dobbiamo fare qualcosa di utile alle esigenze di domani. Un altro tema da citare riguarda i terremoti. Stiamo notando che i terremoti si stanno verificando con maggiore frequenza in tutto il mondo. In qualità di costruttori di macchinari, dobbiamo adottare degli approcci attivi per produrre qualcosa che possa sopportare e sopravvivere a un’attività sismica anche di livello elevato. È una cosa che non possiamo esimerci dal fare. Dobbiamo.. È un'opportunità commerciale e un rischio. Dipende dal modo in cui ci si approccia al problema.
Mikkel Svold (05:41):
Perché rappresenta un rischio?
Niels Vindsmark (05:43):
Rappresenta un rischio se non si vuole partecipare attivamente a questo processo e modificare le soluzioni adottate o se non si possiedono le capacità e le competenze e si vuole comunque continuare a fare quello che è stato fatto negli ultimi 20 anni.
Mikkel Svold (05:57):
Sono curioso di sapere se le persone, i responsabili delle strutture, i responsabili della produzione, hanno la consapevolezza di dover fare qualcosa. Perché molte volte le persone esitano a cambiare le cose per avviare nuove iniziative. Cosa si prova quando...
Niels Vindsmark (06:24):
Tutti i cambiamenti sono difficili, giusto? Voglio dire, smettere di fumare, di bere, perdere 10 chili, è sempre difficile perché bisogna cambiare le proprie abitudini. Non si può ottimizzare qualcosa senza cambiare. Se si deve cambiare qualcosa, è necessario fare le giuste valutazioni. Per cambiare le cose servono tempo e impegno.
(06:42):
Per questo è difficile fare un aggiornamento, cambiare qualcosa. È molto complesso. Va deciso a livello dirigenziale. Vanno dedicate le risorse necessarie. È necessario assicurarsi che queste cose siano fatte e attuate a tutti i livelli, per avere la certezza che tutto ciò che di positivo si otterrà verrà migliorato e sviluppato ulteriormente. Si tratta di gestire un progetto e un processo. È complesso e difficile, ma è necessario.
Mikkel Svold (07:12):
Prima di accendere i microfoni, abbiamo parlato di alcuni eventi globali e, credo, anche di alcuni cambiamenti nel comportamento dei consumatori. Trova che gli eventi globali, le pandemie, tutti questi tipi di avvenimenti, spingano le persone a cambiare il modo di produrre, pensando a soluzioni più igieniche e innovative?
Niels Vindsmark (07:38):
Per forza. L'industria alimentare è stata molto gravata dalla manodopera. Molte persone hanno dovuto fare manualmente quello che si fa in un impianto alimentare. Durante la pandemia, durante il COVID, si sono trovati in difficoltà perché se si fosse sviluppato un focolaio in un impianto alimentare, avrebbero dovuto chiudere, il che ovviamente avrebbe comportato dei costi altissimi.
(08:03):
Quindi la pandemia ha reso più evidente la necessità di investire maggiormente in CapEx, purtroppo. Non nelle persone, ma in macchinari. Ci si deve assicurare che siano i macchinari a lavorare, perché loro non possono ammalarsi. La pandemia ha sicuramente enfatizzato l'importanza di investire in attrezzature, automazione e digitalizzazione. Per questo è necessario pensare al futuro. Non possiamo più dipendere, purtroppo, solo dagli esseri umani. Vanno impiegati entrambi.
Mikkel Svold (08:33):
Ma rispetto agli anni precedenti, oggi è più difficile o più facile mantenere un certo livello igienico?
Niels Vindsmark (08:41):
È lo stesso. Non è cambiato nulla. La complessità e le difficoltà sono le stesse di prima. Quello che sta accadendo... Le persone abbassano le barriere, diventano più consapevoli e più professionali. Hanno capito che bisogna essere parte del processo. Se non si è parte della soluzione, si è parte del problema. Ci si deve assicurare di sapere dove si vorrà essere tra cinque anni e iniziare a lavorare per raggiungere quest’obiettivo. Bisogna essere mutevoli, adattarsi. Se non si è versatili come organizzazione, come azienda, come prodotto, molto presto si incontreranno notevoli difficoltà, perché le persone, per restare competitive, devono cambiare.
Mikkel Svold (09:22):
Stavo appunto per chiedere: quanto è veloce questa trasformazione? Quanto tempo occorre per affrontare questo processo di cambiamento, secondo lei?
Niels Vindsmark (09:33):
Vediamo cosa sta succedendo a livello politico, ambientale e globale. Lo vediamo ogni giorno in TV. Lo leggiamo sui giornali. Non possiamo... È evidente che dobbiamo fare qualcosa in tempi relativamente brevi, per evitare di essere travolti da questa trasformazione. È necessario attivarsi da subito, sia per essere competitivi come azienda, sia per noi, per assicurarci che i nostri figli abbiano un mondo migliore in cui vivere domani. Bisogna far presto. Può essere difficile se non si hanno le capacità, se non si ha un piano e se non si hanno le risorse. Ma è un'opportunità enorme per le aziende che sono disposte e capaci di adattarsi e di cercare di sostenere attivamente questo sviluppo, rendendo fattibile la transizione. Per noi si tratta di un'enorme opportunità.
Mikkel Svold (10:30):
Ogni azienda è in grado di affrontare questa transizione, o è qualcosa di riservato solo alle grandi aziende o solo alle piccole imprese? Perché immagino che, a seconda delle dimensioni e della complessità dell’azienda, il cambiamento sarà più o meno complesso.
Niels Vindsmark (10:49):
Le grandi aziende sono solo piccole aziende diventate grandi. Le difficoltà delle piccole aziende sono esattamente le stesse di quelle grandi. Sono solo in scala diversa. La dimensione non conta. È necessario che, a livello di direzione, tutti i livelli siano d'accordo su questo punto e ne riconoscano l'importanza, per poi agire di conseguenza. Tutte le aziende possono farcela: grandi o piccole, in Europa o negli Stati Uniti. È necessario abbracciarne i principi e iniziare a lavorarci. Prendiamo un’analogia: molto spesso è come se una persona sapesse di dover cambiare il proprio comportamento perché rischia di avere un infarto; ci pensa, ne parla, ma non fa nulla. Ma se si sente male, crolla, va dal medico e il medico le dice che o lo fa o muore, allora inizia ad agire di conseguenza. Quindi se si è... con le spalle al muro, quello che bisogna fare è agire. E noi, in questo momento, dobbiamo agire di conseguenza. Quindi se...
Mikkel Svold (11:45):
Ora siamo con le spalle al muro.
Niels Vindsmark (11:46):
Siamo con le spalle al muro. Quindi o iniziamo subito o come azienda, come organizzazione, come possibile fornitore diventeremo sempre meno importanti.
Mikkel Svold (11:55):
Ora, lei ha accennato appena il tema della digitalizzazione e della tecnologia. Come fa la digitalizzazione... È una parola lunga, vero?
Niels Vindsmark (12:07):
È difficile, sì.
Mikkel Svold (12:08):
È reale. Realizzare qualcosa di digitale.
Niels Vindsmark (12:10):
Sì, molto bene. Ottima citazione.
Mikkel Svold (12:13):
E le soluzioni tecnologiche, che impatto provocano? In che modo oggi è possibile utilizzare la tecnologia delle soluzioni digitali per preparare la propria attività per il futuro, per adeguare la produzione alimentare alle esigenze di domani?
Niels Vindsmark (12:30):
Siamo sovraccarichi di dati. Ci sono dati ovunque. Quindi il modello di business non consiste nel creare dati, ma nel sapere come usarli. Perché altrimenti i dati sono troppi e perdono di rilevanza.
(12:42):
Nell'ambito dell'industria alimentare, saremo in grado di inserire diversi sensori nei nostri piccoli componenti per tenere traccia di come la direzione chiede al personale di comportarsi, se il personale si comporta effettivamente nel modo richiesto, se questo si traduce in un miglioramento della progettazione igienica, della contaminazione incrociata e di molte altre questioni rilevanti che oggi rappresentano un rischio in un impianto di produzione alimentare. I dati sono uno strumento fondamentale per verificare se il cambiamento del comportamento sta funzionando, se produce i risultati attesi e se ha senso. Dobbiamo assicurarci di poter acquisire i dati, di poter estrarre quelli rilevanti e di poterli utilizzare per migliorare laddove possibile.
Mikkel Svold (13:29):
In generale, lei dice che sono disponibili molti dati. Questo vale per tutte le aziende produttrici di alimenti?
Niels Vindsmark (13:36):
È così.
Mikkel Svold (13:37):
Sì.
Niels Vindsmark (13:38):
Vale per ogni settore: i dati sono ovunque. Siamo in grado di estrarre moltissimi dati dai macchinari, dai processi, dalla tracciabilità delle materie prime. Abbiamo un'enorme quantità di dati, ma se non li usiamo... È inutile. Possiamo fare di tutto, ma se non sappiamo che direzione prendere, che rilevanza ha?
Mikkel Svold (13:57):
Si finisce per perdersi.
Niels Vindsmark (13:58):
Sì, probabilmente è così. Quindi è necessario avere... Anche in questo caso, bisogna sapere cosa si intende fare, cosa si vuole ottenere e quali informazioni si desidera acquisire, nonché sapere in quali sistemi si raccolgono i dati e in che modo vengono trasferiti in qualcosa di utilizzabile.
Mikkel Svold (14:10):
Vi siete imbattuti in qualche best practice a questo proposito?
Niels Vindsmark (14:14):
Ebbene, anche se forniamo solo componenti relativamente semplici, siamo piuttosto all’avanguardia con i processi di creazione di strumenti Internet e con le piattaforme di condivisione della conoscenza che prendono questi dati e li condividono con i costruttori di macchinari, con gli utenti finali che producono i prodotti, con gli stakeholder come gli enti di certificazione. Potremmo anche collegarli ad alcuni supermercati, in modo che possano vedere cosa sta succedendo. In questo modo i dati possono essere utilizzati in ambiti rilevanti dell'intera filiera.
Mikkel Svold (14:47):
Nota che in generale le persone capiscono come utilizzare i dati acquisiti?
Niels Vindsmark (14:52):
Se vengono presentati nel modo giusto, sì. Ma è per questo che... Non ci concentriamo solo sui prodotti, ma anche sui servizi e sui processi non correlati ai prodotti. Questo aiuta i nostri clienti a diventare più competitivi come aziende. Non si tratta solo del prodotto, ma il prodotto sta diventando meno importante. Perché il prodotto ci deve essere, ma dobbiamo assicurarci di avere processi che aiutino i nostri clienti a migliorare la competitività, per evitare di diventare irrilevanti come fornitori in futuro.
Mikkel Svold (15:25):
Ritiene che ci sia stata una transizione nelle strategie che le aziende devono adottare oggi rispetto, ad esempio, a 20 anni fa?
Niels Vindsmark (15:38):
Devono essere molto più consapevoli di ciò che è necessario. Devono essere molto più aperte al cambiamento e capaci di cogliere nuove opportunità e affrontare nuove sfide. Non devono guardare solo il guadagno, perché questo approccio ne metterebbe a repentaglio l’agilità. Devono essere agili, concentrarsi sul processo e credere che queste azioni genereranno risultati e denaro perché, in caso contrario, rischierebbero di chiudere entro cinque anni.
(16:08):
Dobbiamo essere molto più professionali, molto più aperti, perché ci troviamo in una casa di vetro. Un tempo, le riunioni del consiglio di amministrazione si tenevano in stanze che non credo avessero finestre, per cui si poteva decidere cosa fare senza che nessuno lo sapesse. Oggi le riunioni si tengono in una casa di vetro di fronte alla biblioteca, e tutti possono guardare e sentire quello viene detto. È importante sapere quello che si dice e si deve fare qualcosa che abbia senso per l’azienda, ma anche per le parti interessate dal punto di vista sociale e commerciale con cui si intrattengono rapporti. In caso contrario, non saranno rilevanti. Si tratta di una tematica complessa.
Mikkel Svold (16:38):
Sì, credo che lo sia.
Niels Vindsmark (16:39):
Lo è.
Mikkel Svold (16:40):
Deve esserlo. Ha qualche consiglio importante che desidera dare alle aziende che operano nel settore alimentare o igienico e che mirano, diciamo, a sopravvivere? Cosa direbbe a questo riguardo?
Niels Vindsmark (16:56):
È una domanda importante... beh, siate competenti. Prendete una posizione e dedicate tutte le risorse necessarie a seguirla. Se continuate a fare quello che avete fatto negli ultimi 20 anni, i problemi non mancheranno. Siate competenti.
Mikkel Svold (17:13):
Sembra difficile. Buona fortuna. E questo è tutto per l'episodio di oggi. Grazie, Niels Vindsmarks, ancora una volta per la sua grande prospettiva sulla salvaguardia del futuro dell'industria alimentare. Penso che il tema sia stato approfondito a fondo, abbiamo analizzato molti argomenti. E naturalmente, caro ascoltatore, se desideri continuare ad ascoltare questa conversazione, entra e abbonati a Behind Clean Lines. Ti basterà fare clic sul pulsante di sottoscrizione nella piattaforma da cui ascolti il podcast. Grazie per essere stati con noi. Speriamo di tornare presto con altre discussioni istruttive. Alla prossima, e sì, continuate a innovare.